sabato, Luglio 27, 2024
 

Farmaci scaduti: cosa consigliare ai clienti?

I farmacisti sono il primo punto di accesso diretto dei pazienti per ottenere informazioni sui farmaci e sul loro corretto utilizzo. Sono quindi nella posizione migliore per informare i pazienti sulle possibili conseguenze negative dello smaltimento dei farmaci scaduti e sulle diverse opzioni ecologiche da adottare.

È importante ricordare ai pazienti di restituire i farmaci inutilizzati alla farmacia o al centro di smaltimento, soprattutto per motivi ambientali. Ogni farmaco ha una data di scadenza. Si considera scaduto quando la concentrazione iniziale del principio attivo è diminuita del 10%, o addirittura del 5% per alcuni prodotti, o anche meno se l’alterazione del farmaco nel tempo porta alla formazione di composti tossici.

La data di scadenza è calcolata in condizioni normali di conservazione. Cambia quando il farmaco è sottoposto a condizioni esterne diverse, come il caldo o il freddo. Inoltre, questa data è valida solo per i prodotti non aperti. Una volta aperto, il farmaco scade molto più rapidamente. È importante ricordare che il farmaco non è costituito solo dal principio attivo.

La stabilità del prodotto dipende anche dagli eccipienti e dalla forma di dosaggio. In altre parole, una compressa, uno sciroppo o una pomata possono non avere la stessa durata di conservazione. I farmaci più fragili sono le forme liquide e zuccherate. I colliri tendono a degradarsi più rapidamente a causa del rischio di contaminazione microbica. D’altra parte, le forme solide di sostanze chimiche semplici, come l’aspirina, possono essere conservate per anni. In sintesi, le condizioni di conservazione giocano un ruolo centrale perché i farmaci hanno quattro nemici: acqua, ossigeno, luce e temperatura.

Donare o buttare: idee sbagliate!

I farmaci sono rifiuti particolarmente inquinanti. Possono contenere composti tossici per l’ambiente come ormoni, antinfiammatori non steroidei, antibiotici, antimalarici, antiossidanti, conservanti e coloranti. Inoltre, possono essere prodotti con sostanze tossiche per l’ambiente come mercurio, cadmio, piombo, arsenico e cromo. Infine, possono inquinare l’ambiente a causa del loro imballaggio, come i flaconi di plastica e i blister.

Potete quindi ricordare ai vostri clienti che i farmaci scaduti devono essere smaltiti correttamente per evitare rischi ambientali e sanitari. I farmaci non devono mai essere gettati nel water o nel lavandino, poiché diversi studi hanno evidenziato tracce di residui di farmaci nelle acque di superficie, come fiumi e laghi, e in alcune forniture di acqua potabile. Ad esempio, la Commissione Internazionale per la Protezione delle Acque del Lago di Ginevra (CIPEL) ha pubblicato una ricerca che stima la presenza di diverse tonnellate di farmaci nelle acque del lago. I farmaci non devono essere gettati nella spazzatura, perché i rifiuti sanitari possono essere pericolosi per gli operatori che li raccolgono.

Naturalmente, è anche importante ricordare ai consumatori che i farmaci non devono essere somministrati a persone a cui non sono stati prescritti, perché ciò può essere pericoloso. Ogni farmaco è specifico per una persona e può avere effetti collaterali diversi per ogni persona. La dose e la frequenza d’uso dei farmaci possono variare anche in base all’età, al peso e alle condizioni mediche di una persona. Inoltre, alcuni farmaci possono interagire con altri trattamenti o sostanze chimiche, provocando effetti indesiderati.

Cosa dovete consigliare ai vostri clienti?

L’Ordinanza federale sul traffico dei rifiuti (OMoD) considera i farmaci scaduti o non utilizzati come rifiuti speciali. Pertanto, i farmaci scaduti o inutilizzati possono essere restituiti alle farmacie o ai centri di raccolta. Vengono poi bruciati ad alte temperature in impianti di incenerimento di rifiuti domestici o di rifiuti speciali.

In alcuni cantoni, le farmacie sono obbligate per legge a ritirare gratuitamente tutti i farmaci scaduti e altri rifiuti speciali

(solventi, termometri a mercurio, soluzioni alcaline, acidi e altri prodotti chimici) dai privati, anche se li hanno acquistati attraverso altri canali di distribuzione.

È utile che le farmacie informino i propri clienti sul servizio offerto e su come smaltire correttamente i farmaci scaduti, indipendentemente dal fatto che li ritirino o meno.

Vita-OTC

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