sabato, Aprile 27, 2024
 

Eczema: come alleviarne i sintomi?

Pelle secca, prurito, vescicole piene di liquido, placche arrossate e trasudanti… I sintomi dell’eczema, per quanto molto vari, hanno una caratteristica comune: sono fastidiosi e tutt’altro che estetici! Come potete aiutare i vostri clienti?

Esistono due forme di questa malattia dermatologica, che può essere acuta o cronica: l’eczema da contatto e la dermatite atopica, detta anche neurodermatite. La forma da contatto è dovuta a una reazione esagerata dell’organismo a un allergene (gomma, detersivi, ecc.). La dermatite atopica è spesso di origine ereditaria, ma può anche essere imputabile a fattori allergizzanti alimentari (uova, noci, ecc.) o esterni all’organismo (polline, peli di animali, ecc.).

Il trattamento dell’eczema comporta la soppressione della causa, ove ciò sia possibile. A prescindere dall’allergene coinvolto, gli antistaminici, per via orale, e i corticosteroidi, da applicare localmente, alleviano i sintomi. Rammentiamo tuttavia che questi ultimi vanno utilizzati solo in caso di reale necessità e per un breve periodo, poiché esplicano un’azione sintomatica e presentano effetti collaterali tutt’altro che trascurabili. 

Una pianta ampiamente collaudata in campo dermatologico

L’aloe (Aloe barbadensis), utilizzata esternamente, è dotata di notevoli proprietà antinfiammatorie, rigeneranti e cicatrizzanti. Associata a sostanze idratanti, come per es. la glicerina, rappresenta un’alternativa molto interessante per il trattamento dell’eczema.

Gli strumenti di base per la cura della pelle eczematosa comprendono detergenti non alcalini, saponi surgrassanti e oli da bagno.

Possono inoltre giovare numerosi integratori alimentari ad alte dosi.

  • La vitamina C: antistaminico naturale, è coinvolta nel degrado dell’istamina.
  • Le miscele di basi ricche di calcio, dotato di proprietà antiallergiche, nonché di magnesio e manganese, la cui carenza crea un terreno propizio alle allergie.
  • L’acido gammalinolenico (olio di borragine o di enotera) e l’EPA (olio di pesce o di krill) nutrono la pelle, lubrificandola dall’interno. Il secondo esplica anche un’azione antiallergica. Per evitarne l’ossidazione, questi acidi grassi polinsaturi devono sempre essere ingeriti con almeno 100 mg di vitamina E.

E nei neonati?

L’eczema atopico, detto anche dermatite atopica, colpisce quindi i soggetti geneticamente predisposti alle allergie. Molto frequente nel neonato, questo tipo di eczema si manifesta nell’80% dei casi nel corso del primo anno di vita, per lo più dopo il terzo mese. Prevenire e alleviare l’eczema infantile si basa in parte su una dieta ricca di acido gamma-linolenico.

Va da sé che la prima misura terapeutica consiste nel sopprimere, se possibile, il fattore scatenante (per esempio, sostituendo il latte di mucca con quello di soia). Gli allergeni più diffusi sono la polvere domestica, gli acari, i pollini e alcuni alimenti, come il latte, le uova e la soia.

L’ipotesi della carenza

Diversi studi clinici hanno dimostrato che la dermatite atopica può reagire favorevolmente all’apporto di acido gammalinolenico (GLA). Sembra pertanto verosimile l’ipotesi secondo la quale questa malattia cutanea, in particolare nel neonato, sarebbe provocata da una sintesi insufficiente di tale acido grasso.

Infatti, il GLA viene sintetizzato dall’organismo a partire dall’acido linoleico, presente soprattutto negli oli di vinaccioli, di girasole, di mais, di soia e di sesamo. Può essere anche di origine alimentare, ma le sue fonti sono molto rare: gli oli di borragine e di enotera (disponibili in capsule) e, in misura inferiore, un’alga lacustre, la spirulina, l’olio di canapa e il latte materno.

Nei primi due casi è possibile l’assunzione sotto forma di integratori alimentari. Quando sono destinate ai bambini piccoli, le capsule possono essere aperte, per mescolarne il contenuto ai biberon. Questa operazione va effettuata all’ultimo minuto, vista l’estrema fragilità dell’acido gammalinolenico. Per ovviare a una carenza sono spesso necessari vari mesi di trattamento.

Alcune misure preventive

Benché l’eczema atopico presenti una componente genetica, esistono alcune misure che possono contribuire a prevenirlo. È necessario assumere quantità sufficienti di oli durante la gravidanza e allattare il bambino al seno o, eventualmente, con un latte arricchito di acidi grassi polinsaturi.

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