Il rendimento intellettuale: uno strumento molto apprezzato dalla nostra civiltà moderna, dedita al culto delle prestazioni. Informate i vostri clienti sui mezzi più efficaci per prevenire e contrastare la perdita di memoria dovuta allo stress, all’esaurimento e all’età.
Grande consumatore di ossigeno e di zucchero, il nostro cervello reagisce positivamente all’attività fisica che ne aumenta l’ossigenazione, nonché a un apporto corretto di carboidrati, da cui trae nutrimento. Attenzione però a non eccedere con i dolci, fonte di calorie vuote e di energia rapidamente disponibile, ma di breve durata. Per avere subito una sferzata di energia, occorre orientarsi piuttosto verso la frutta fresca e secca.
I micronutrienti che aiutano la memoria
- Oltre all’ossigeno e al glucosio, il cervello ama le sostanze che ne favoriscono il funzionamento, quali:
- gli aminoacidi,
- le vitamine B,
- la colina, precursore dell’acetilcolina, neuromediatore cerebrale che contribuisce al meccanismo della memoria,
- lo zinco, oligoelemento necessario alla sintesi di diversi neuromediatori cerebrali,
- gli omega-3, in particolare il DHA, presenti in abbondanza nel cervello in forma di fosfolipidi; la fosfatidilserina, un fosfolipide,
- gli antiossidanti (vitamine C, E, manganese, selenio, ecc.) che rallentano l’invecchiamento cerebrale.
Tra gli alimenti che fanno bene alla memoria, ricordiamo il pesce, l’uovo, il fegato, lo yogurt, i cereali integrali e i loro derivati, la frutta secca e oleaginosa.
I nemici della memoria
Il nostro cervello, molto esigente, non ama invece:
- l’eccesso di grassi saturi, che alla lunga provocano la formazione di placche di ateroma, costituite da lipidi e colesterolo. Queste placche aderiscono alle pareti dei vasi, di cui diminuiscono il calibro. Ciò comporta un minor afflusso di sangue, ossigeno e nutrienti al cervello;
- l’abuso di bevande alcoliche, che depaupera l’organismo di vitamine B, C e zinco accelerando il processo di invecchiamento,
- il fumo, che produce gli stessi effetti e contemporaneamente diminuisce l’ossigenazione cerebrale,
- lo stress, che sottrae vitamine idrosolubili, zinco, aminoacidi, ecc.
- la scarsa attività fisica (v. sopra) e mentale. Come i muscoli si atrofizzano se non vengono utilizzati, anche un cervello inattivo “si arrugginisce”. Parole crociate, memorizzazione di numeri di telefono, apprendimento di una lingua: c’è solo l’imbarazzo della scelta.