lunedì, Aprile 29, 2024
 

Acne: come fargli la pelle… con i vostri consigli

Pelle lucida, punti neri e bianchi, brufoli, pustole: pur non essendo una malattia grave, l’acne ha un impatto psicologico non trascurabile, perché compromette fortemente l’aspetto estetico.

Interessa l’80% degli adolescenti ed è una delle patologie dermatologiche più frequenti. Se i ragazzi sono leggermente più colpiti delle teenager, il rapporto è invertito in età adulta: ne soffre infatti il 30% delle donne tra i 25 e i 40 anni e il 12% tra i 25 e i 58 anni rispetto al 3% degli uomini.

L’acne è provocata dall’ostruzione dei follicoli pilosebacei a seguito di una produzione eccessiva di sebo e alla presenza di cellule morte. Questo processo provoca un’infiammazione cutanea, favorendo la proliferazione di batteri.

Le aree più colpite sono solitamente il viso, le spalle, la schiena e talvolta il petto.

L’acne ha numerose cause: la predisposizione ereditaria, le fluttuazioni ormonali (in particolare gli ormoni maschili), i contraccettivi orali, le intolleranze alimentari.

La cura della pelle viene prima di tutto

È comunque indispensabile un’igiene cutanea ineccepibile. Dopo una detersione profonda della pelle, senza aggredirla, con un detergente non alcalino e una lozione antisettica, andrà applicata una crema specifica. Tra i principi attivi più diffusi, si rammentano il perossido di benzoile, il nitrato di miconazolo, la tretinoina, l’acido salicilico, lo zinco, gli acidi della frutta, la bardana e l’aloe vera.

Le parti esposte al sole devono inoltre essere protette con un prodotto solare opacizzante e non comedogeno. Il sole è infatti un falso amico dell’acne: se inizialmente asciuga la pelle, successivamente induce un peggioramento dell’infiammazione. Bisogna evitare il più possibile di truccarsi, poiché il trucco ostruisce i pori.

L’esfoliazione, che aiuta ad eliminare le cellule morte, è consigliata con una frequenza di una volta alla settimana. Inutile dire che i foruncoli non devono essere schiacciati, perché in questo modo si favorisce la propagazione dell’infezione, mentre è consigliabile la rimozione regolare dei comedoni dall’estetista.

Se queste misure non sono sufficienti, restano comunque indispensabili, ad integrazione delle terapie orali quali la somministrazione di antibiotici con un’azione specifica sui batteri dei foruncoli.

Il ruolo dell’alimentazione e degli integratori

Benché il ruolo del cibo sia talvolta ancora discusso, i nutrizionisti sono pressoché unanimi nell’affermare che:

  • sono da evitare i grassi saturi e solidificati, i cibi ricchi e troppo salati (patatine fritte, patatine da aperitivo, mandorle salate) e i prodotti a base di cereali raffinati
  • vanno preferiti la verdura, la frutta, i prodotti a base di cereali integrali e il pesce.

Sul fronte degli integratori, la vitamina A e lo zinco a dosi elevate richiedono una prescrizione medica.

Potete consigliare:

  • l’acido gamma-linolenico sotto forma di olio di borragine o di enotera, in associazione con non meno di 100 mg di vitamina E,
  • un preparato multiminerale contenente selenio e zinco, oligoelementi efficaci nel trattare le pustole.

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