sabato, Luglio 27, 2024
 

Un sistema immunitario forte bisogna anche meritarselo!

Una maggior predisposizione alle malattie infettive, raffreddori continui e problemi di cicatrizzazione indicano un indebolimento del sistema immunitario. In che modo si diventa immunodepressi? Come si possono rafforzare le proprie difese naturali? Facciamo il punto.

Tutto inizia dall’alimentazione

Troppo alcool, zuccheri rapidi, prodotti raffinati e grassi «cattivi»…un’alimentazione poco equilibrata acidifica l’organismo e non apporta sufficienti micronutrienti immunostimolanti.

Conseguenze: l’iperacidità tissutale e la carenza di vitamine e minerali riducono l’efficacia del funzionamento del sistema immunitario.

Gli alimenti in grado di rafforzare le difese immunitarie sono numerosi: cibi fermentati (cavolo, kefir), frutta (agrumi, uva, mirtilli rossi, mele), verdure (finocchi, carote), condimenti (aglio, salvia, peperoncino), noci e semi, leguminose o ancora cereali integrali. Il loro contenuto di vitamine, fibre, oligoelementi e altre molecole antiossidanti (polifenoli, molecole sulfuree) permette di sopperire ai bisogni di tutti i meccanismi biochimici dell’immunità.

Abitudini e influenza della mente

Tuttavia non basta «mangiare bene», nel corretto funzionamento del sistema immunitario è l’insieme delle misure igienico-dietetiche che conta. Anche il fumo, lo stress cronico e l’allenamento fisico intenso mettono in difficoltà le nostre difese naturali perché sottraggono sostanze vitali all’organismo e contribuiscono alla sua acidificazione.

In condizioni di stress cronico, le ghiandole surrenali secernono cortisolo, mentre il sistema simpatico si attiva producendo noradrenalina – due molecole note per diminuire l’efficacia della risposta del sistema immunitario. Un motivo in più per sforzarsi di prendere la vita per il verso giusto!

L’echinacea: una pianta che aiuta l’immunità

La fitoterapia, al servizio della micronutrizione, può correggere alcune disfunzioni o potenziare alcuni meccanismi che si svolgono nel corpo.

Nel campo della prevenzione delle patologie benigne acute, vengono proposte piante immunostimolanti, come l’echinacea. Originaria dell’America del Nord, questa pianta della famiglia delle Asteracee era già utilizzata dagli indiani per curare i morsi di serpente ma anche… le infezioni respiratorie e il mal di gola!

Se ne conoscono tre varietà: l’Echinacea purpurea, l’Echinacea angustifolia e l’Echinacea pallida. La prima è la più utilizzata. L’Organizzazione mondiale della sanità riconosce l’uso tradizionale della radice di Echinacea angustifolia e delle foglie e dei fiori di E. purpurea.

All’echinacea si riconoscono un gran numero di proprietà coinvolte nell’immunità. È antinfiammatoria, battericida, antivirale e antimicotica.

I suoi usi sono numerosi: prevenzione delle infezioni delle vie respiratorie superiori (raffreddore, laringite, sinusite) e delle vie urinarie, riduzione della gravità dei sintomi del raffreddore o attenuazione dei mal di gola o della gengivite. Nei soggetti immunodepressi, agisce potenzialmente come immunoregolatore migliorando il sistema immunitario senza sovra-stimolarlo.

Un’ultima raccomandazione, ma non meno importante: la sua azione è ancora più potente e rapida se viene assunta fin dai primi sintomi.

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