Solitamente benigna, ma comunque molto spiacevole, perché quasi sempre accompagnata da dolori e crampi addominali, la diarrea compromette pesante mente la qualità di vita.
Rinfreschiamo la memoria: si parla di diar rea quando si evacuano più di 300 g di feci liquide, semi-liquide o molli, con una frequenza superiore alle 3 volte al giorno.
Tra le cause più frequenti si ricordano:
• le infezioni del tubo digerente, a loro vol ta provocate da batteri, virus o parassiti,
• le intolleranze alimentari (al lattosio, al glutine, ecc.),
• lo stress e l’ansia,
• l’assunzione di farmaci (in particolare an tibiotici!),
• alcune malattie, non necessariamente digestive, quali la sindrome del colon irri tabile, il morbo di Crohn, l’ipertiroidismo, ecc.,
• terapie come la chemioterapia e la radio terapia,
• stomaco, intestino o fegato sovraffaticati.
La gastroenterite acuta e la diarrea del viaggiatore
Qui da noi, la gastroenterite acuta è spesso provocata dalla contaminazione batterica del cibo o dell’acqua, nel qual caso si parla di intossicazione alimentare.
La diarrea del viaggiatore o del turista colpisce invece indicativamente una per sona su tre nell’ambito di viaggi in paesi a rischio. Sempre di origine infettiva (per lo più batterica, talvolta parassitaria, rara mente virale), questa patologia è particolarmente sgradevole e spossante. Nei casi più acuti, limitandosi a una breve assunzione, può essere necessario un inibitore della peristalsi intestinale (che non ha alcun impatto sulla flora), come la loperamide. I batteri probiotici e i lieviti, per es. il Sac charomyces boulardii, sono ineguagliabili nella prevenzione e terapia della diarrea del viaggiatore. Naturalmente la preven zione non può prescindere da alcune re gole alimentari e di igiene (evitare gli ali menti crudi, l’acqua del rubinetto, lavarsi scrupolosamente le mani, ecc.). In caso di diarrea conclamata è fondamentale un abbondante apporto idrico (tè nero, acqua di riso, brodi di verdure, soluzioni elettrolitiche).
Ricordate anche ai vostri clienti l’importanza di queste sostanze nella prevenzione e nella terapia.