sabato, Luglio 27, 2024
 

Due nuovi medicamenti per combattere il COVID-19

A fine dicembre 2021, Swissmedic ha autorizzato il farmaco Ronapreve. Dal canto suo, la Confederazione ha firmato un contratto con GlaxoSmithKline SA e Roche Pharma (Svizzera) SA per assicurare la fornitura di farmaci contro il SARS-CoV-2. Riassumiamo i punti fondamentali di queste due novità in ambito farmaceutico.

Swissmedic omologa il farmaco «Ronapreve(R)»

Il contratto è soggetto all’Ordinanza 3 COVID-19. Ronapreve(R) è una combinazione di anticorpi utilizzabile in soluzione per infusione e/o iniezione nel trattamento o nella prevenzione del COVID. La composizione del farmaco si basa sulla combinazione di due anticorpi: il casirivimab e l’imdevimab.

La tipologia di pazienti interessati è estremamente ampia poiché Ronapreve(R) è indicato per tutte le persone dai 12 anni in su e dal peso di almeno 40 kg. Il Consiglio federale ha indicato un doppio criterio di destinazione. In primo luogo per il trattamento del COVID-19, nel caso in cui il paziente non necessiti di ossigenoterapia e/o ospedalizzazione, e sussista tuttavia un alto rischio di sviluppare una forma grave della malattia. In secondo luogo, per la prevenzione del COVID-19 nel caso in cui non sia possibile un’adeguata risposta immunitaria a seguito della vaccinazione.

A metà novembre la Commissione europea aveva già autorizzato Ronapreve(R) con le medesime indicazioni, basandosi su dati comprovanti l’efficacia del trattamento sviluppato dal gigante farmaceutico basilese nel ridurre il rischio di ospedalizzazione per «alcuni pazienti con sintomi da lievi a moderati» della malattia. È utile, inoltre, sottolineare che si tratta del primo farmaco autorizzato in Svizzera per la prevenzione del COVID-19 in pazienti senza un’adeguata risposta immunitaria (malgrado un ciclo di vaccinazione completo) a causa di altre patologie o terapie.

In conclusione ricordiamo che questo farmaco deve essere iniettato per via endovenosa o sottocutanea, e che la sua preparazione e somministrazione devono essere effettuate e supervisionate da personale sanitario qualificato.

Doppio contratto farmaceutico firmato dall’UFSP

GlaxoSmithKline SA e Roche Pharma (Svizzera) SA hanno firmato con la Confederazione un contratto per la fornitura di ingenti dosi di due nuovi farmaci molto recenti. Malgrado uno di essi non abbia ancora ottenuto l’autorizzazione alla commercializzazione, entrambi i medicamenti sono stati raccomandati dalla Swiss National COVID-19 Science Task Force.

Sotrovimab è un anticorpo monoclonale. Casirivimab/Imdevimab, sviluppato da Regeneron Pharmaceuticals in partenariato con Roche, è invece una combinazione di anticorpi monoclonali, proprio come Ronapreve®, citato in precedenza.

É bene ricordare che gli anticorpi monoclonali sono clonati in coltura e progettati per colpire la proteina Spike situata sulla superficie del SARS-CoV-2. Vengono iniettati al paziente per via endovenosa allo scopo di neutralizzare direttamente il virus e possono essere somministrati sia a scopo preventivo che curativo. I principali destinatari sono persone ad alto rischio di sviluppare una forma grave della malattia. In un recente comunicato stampa, l’OMS avverte che l’efficacia di tali farmaci contro la nuova variante Omicron rimane ancora da stabilire.

La nuova fornitura di Sotrovimab, medicamento già disponibile in Svizzera dal 30 settembre 2021, consta di 2000 dosi supplementari. Mentre per Casirivimab/Imdevimab, già disponibile dal 13 maggio 2021, si tratta di 4000 nuove dosi.

Ricordiamo, infine, che se Sotrovimab non è ancora stato omologato, Casirivimab/Imdevimab ha ottenuto l’autorizzazione qualche giorno prima della firma del contratto. Di conseguenza, la Confederazione sosterrà i costi delle cure ambulatoriali in attesa del rimborso da parte dell’assicurazione sanitaria obbligatoria. Infatti, grazie all’ordinanza 3 COVID-19, in questo specifico contesto tali deroghe sono possibili.

Articoli Correlati

- Annuncio pubblicitario -
 

Articoli Recenti