venerdì, Marzo 29, 2024
 

Prendiamoci cura dell’intestino!

Un proverbio indiano recita «Fate del bene al vostro corpo, in modo che la vostra anima possa desiderare di rimanervi». Lo facciamo davvero? Ne dubito!

Secondo stime recenti, gli Svizzeri mangiano troppo e non in modo veramente equilibrato: il consumo medio è di oltre 40 kg di carne, 20 di formaggio e 30 di dolci all’anno. Una vera e propria sfida per il nostro intestino, il cui ruolo nel mantenimento della salute è stato chiaramente stabilito. E non sorprende affatto che i disturbi digestivi, di origine infiammatoria o di altra natura, siano così comuni!

La curcuma, una pianta ancestrale

Dal punto di vista botanico, la curcuma (Curcuma longa) è una pianta della famiglia delle Zingiberacee, originaria dell’India e della Malesia, che può raggiungere un’altezza di un metro. La parte utilizzata è il rizoma (radice), il cui principio attivo principale è la curcumina.

Sin dall’antichità, le medicine tradizionali di Cina, Giappone e Thailandia utilizzano la curcuma come stimolante del fegato (rimedio tradizionale contro l’itterizia), ma anche contro l’acidità gastrica e altri disturbi digestivi.

L’Ayurveda, medicina tradizionale indiana, attribuisce alla curcuma un grandissimo numero di effetti positivi per la salute. L’uso di questa pianta viene tra l’altro consigliato per mantenere l’intestino in buona salute e per favorire il flusso della bile e la digestione dei grassi.

In Occidente, la curcuma fu descritta per la prima volta dal medico e botanico Dioscoride nel I secolo d. C. nel suo libro “De Materia medica”.

Sono ormai alcuni decenni che la medicina moderna si interessa alla curcuma e gli studi che la riguardano si sono moltiplicati.

I batteri probiotici

La nostra flora intestinale ospita 100.000 miliardi di microrganismi, pari al 10% delle cellule che costituiscono l’organismo umano. In una flora sana, si tratta essenzialmente di batteri “buoni” dall’azione protettiva, i cosiddetti probiotici (lattobacilli, bifidobatteri, ecc.). Per mantenere in equilibrio questo fragile ecosistema, non c’è niente di meglio che un’alimentazione sana e una buona igiene di vita. La dieta mediterranea sembra essere particolarmente benefica.

Gli amici delle mucose

Pour que l’intestin se porte bien, encore faut-il que ses muqueuses soient en bonne santé. Per la salute dell’intestino, è inoltre necessario che le sue mucose siano sane. La vitamina A e il suo precursore vegetale, il betacarotene, esplicano un’azione antinfiammatoria e cicatrizzante su tutte le mucose, in particolare su quelle digestive, respiratorie e urinarie. Anche la vitamina B8 o biotina, l’aminoacido L-glutammina1e gli acidi umici, sostanze naturali provenienti dalla degradazione della lignite, sono necessari per l’integrità delle mucose digestive.

Antinfiammatori naturali

Gli acidi grassi omega-3 di origine animale o vegetale EPA e DHA2 esercitano una notevole azione antinfiammatoria sulla sfera digestiva e sulle articolazioni. Nelle malattie infiammatorie intestinali, l’assorbimento dell’oligoelemento molibdeno è notevolmente ridotto. L’assunzione di un integratore di questa sostanza può essere utile, ad esempio in caso di colon irritabile.

E se parlassimo ancora di fitoterapia?

Quante volte, cari colleghi, avete consigliato con successo gli oli essenziali di finocchio e di menta nei più diversi disturbi digestivi (pesantezza addominale, spasmi, gonfiore, infiammazione)? Non è ancora arrivata l’ora di dire addio a questi grandi classici!

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