martedì, Dicembre 5, 2023
 

Focus sui vaccini a RNA messaggero

Nel contesto della pandemia di Covid-19, assistiamo all’immissione nel mercato di una nuova generazione di vaccini: quelli a RNA messaggero. Come funziona questo tipo di prodotto sviluppato nei laboratori di ricerca da più di una decina d’anni? Vi forniamo alcune risposte.

Il meccanismo dei vaccini in poche parole

La vaccinazione utilizza la memoria del sistema immunitario adattivo. Il principio consiste nel somministrare l’integralità o alcuni frammenti di un agente patogeno (batterio o virus) inoffensivo, al fine di proteggere la persona qualora dovesse entrare di nuovo in contatto con lo stesso agente. Si distingue tra vaccini viventi attenuati (varicella, BCG), vaccini inattivati (pertosse, tetano) e infine vaccini a vettore virale.

Il vaccino a RNA messaggero è un vaccino inattivato contenente un frammento di materiale genetico, l’Acido Ribonucleico messaggero, detto anche RNAm. In questo caso è l’organismo della persona vaccinata che produrrà la proteina dell’agente patogeno, e non l’agente patogeno stesso.

Come funziona?

L’RNAm è una sorta di doppione del DNA che contiene le istruzioi per la fabbricazione di una proteina. La sua struttura, costituita da un solo filamento, è sensibile agli enzimi (RNAses). Per questo, un vaccino RNAm deve essere conservato a -70°C per evitarne la degradazione.

Nei vaccini a RNAm anti-SARS-CoV-2 attualmente disponibili in Svizzera, è l’RNAm che codifica la proteina Spike (glicoproteine di superficie-P2S) del coronavirus, una proteina di ingresso del virus nella cellula ospitante, ad essere iniettato nell’organismo. Una volta che questo RNAm raggiunge il citoplasma delle cellule (di solito delle cellule muscolari), si aggancia a un ribosoma per essere trasformato in proteina Spike. Quest’ultima si installerà all’esterno della membrana cellulare e sarà identificata dal sistema immunitario come un antigene. Le difese immunitarie si attiveranno e degli anticorpi si mobiliteranno per distruggere la cellula portatrice della proteina Spike.

Se un’infezione da Sars-CoV-2 dovesse presentarsi in seguito, l’organismo sarà pronto ad eliminare con efficacia il virus. In Svizzera, sui 35,8 milioni di dosi di vaccino ordinate, il 68,5% sono prodotti a RNAm.

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