sabato, Aprile 20, 2024
 

«Effettivamente, in Svizzera, i generici dovrebbero essere considerati i medicamenti migliori»

Intervista con il Dr Axel Müller

Vita-OTC: Che cosa l’ha spinta a diventare il nuovo direttore dell’associazione di settore Intergenerika?

Dr Axel Müller: Durante la mia carriera ho sempre cercato di percorrere nuove strade, e questa sfida mi ha particolarmente stimolato. Conosco il settore dei farmaci e dei generici in particolare in tutte le sue sfaccettature, lungo l’intera catena di creazione del valore. Ora desidero investirmi per il successo dei generici in Svizzera mettendo a disposizione la mia esperienza trentennale nell’ambito dei generici presso aziende di primaria importanza quali Aenova, Acino o Aceto, nei settori di general management, sviluppo, omologazione, produzione e marketing. Essendo dottore in farmacia, il benessere dei pazienti mi sta particolarmente a cuore.

Com’è arrivato alla professione di farmacista?

Ancora oggi ho presente l’odore che mi aveva affascinato da bambino già alla mia prima visita in una farmacia. Lo sciroppo per la tosse allora somministratomi dal farmacista ebbe un effetto immediato su di me: questa esperienza determinò la mia scelta professionale. Tuttavia, la mia passione per i medicamenti va oltre il lavoro quotidiano. Sia a mia moglie, anche lei farmacista, che a me sta a cuore il fatto che alla popolazione vengano distribuiti medicamenti di qualità conformemente alle disposizioni di legge e in maniera sostenibile. Non dobbiamo accettarli come un dono divino, ma lottare per il loro mantenimento, nonostante le sfide sempre più numerose per il settore, e la crescente pressione sui costi.

Che cosa contraddistingue i medicamenti generici in Svizzera in un confronto internazionale?

Nel nostro paese, i medicamenti di qualità liberi da brevetto vengono ancora in parte sottovalutati. Effettivamente, in Svizzera, i generici dovrebbero essere considerati i migliori medicamenti perché lo sviluppo degli originali spesso risale a dieci o vent’anni fa. Inoltre, le modalità di produzione dei medicamenti moderni in questo periodo si sono costantemente sviluppate grazie a nuove tecnologie e scoperte. I generici offrono nuove confezioni più chiare per i pazienti e preparati galenici parzialmente migliorati. E ciò a un prezzo ancora più vantaggioso!

Come si colloca la nostra assistenza sanitaria nel confronto internazionale?

I diversi sistemi di prezzo per i medicamenti in Europa hanno creato grandi differenze nell’assistenza ai pazienti e nella distribuzione dei farmaci. A differenza della Svizzera, dove c’è ancora libertà di scelta, nei paesi in cui vige il principio di economicità, i pazienti devono confrontarsi con cambiamenti imposti di medicamenti. In base a queste esperienze all’estero, occorre chiedersi se la Svizzera vuole veramente rinunciare alla sua libertà di scelta in materia di medicamenti. Conosco gli svantaggi correlati per esperienza personale: mia madre, in Germania, è una dei milioni di persone che devono confrontarsi con il conseguente cambiamento di medicamenti, imposto in base al principio di economicità e non alle esigenze individuali del paziente. Proprio nelle persone anziane, che devono assumere contemporaneamente più medicamenti, tali cambiamenti obbligatori possono causare problemi di grande entità.

Per che cosa si impegnerà all’interno di Intergenerika?

Il sistema sanitario svizzero è una grande conquista che va difesa. In qualità di direttore di Intergenerika, anche in considerazione del crescente calo della quota dei costi dei medicamenti nei costi globali della sanità, mi impegnerò per la conservazione del sistema in essere e contro l’introduzione del sistema dei prezzi di riferimento. Confido sul dialogo con tutti gli stakeholder, per continuare a far crescere questa consapevolezza e ottenere un ampio sostegno.

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