giovedì, Aprile 25, 2024
 

Disturbi dell’erezione, un soggetto spinoso

Disturbi erettili, disfunzione erettile, insufficienza erettile… Tutti questi termini fanno riferimento all’incapacità di conseguire o mantenere un’erezione sufficiente ad avere rapporti sessuali soddisfacenti.

Soffrono di questo problema, che si verifica quando il pene non riceve una quantità sufficiente di sangue, il 43% degli Svizzeri di età compresa tra i 40 e i 49 anni. In Europa gli uomini che soffrono di turbe erettili sono 31 milioni. Secondo le stime, nel 2025 saranno 43 milioni. Spesso l’imbarazzo fa sì che gli interessati non ne parlino con il medico o che affrontino l’argomento con un certo ritardo. È davvero un peccato, non solo perché il 95% dei casi sono trattabili, ma anche perché questo problema può nascondere una pericolosa patologia sottostante. La stragrande maggioranza dei casi di disfunzione erettile sono in effetti di origine fisica, e riconducibili a ipertensione, diabete, malattie cardiovascolari, disturbi della prostata e altre malattie.

Altre possibili cause sono la carenza di testosterone, l’assunzione di certi farmaci, lo stress, il sovrappeso, l’abuso di alcolici e il fumo. La prima misura consiste pertanto nel migliorare la propria igiene alimentare e di vita. Si consiglia vivamente di fare sport: favorendo la circolazione sanguigna, l’attività fisica aumenta l’afflusso di sangue al pene. Una visita medica è imprescindibile per affrontare la causa (o le cause) delle turbe erettili.

Trattamenti farmacologici, con o senza prescrizione

I medicinali prescritti dal medico contro questa patologia esercitano un’azione vasodilatatoria, migliorando così l’irrigazione sanguigna del pene. Esistono anche rimedi fitoterapici in libera vendita, come per esempio il ginseng, lo zenzero e la maca. Questi fitofarmaci agiscono sostanzialmente come afrodisiaci, stimolando la libido.

È invece assolutamente sconsigliato procurarsi medicinali attraverso Internet. Tali prodotti possono infatti contenere ingredienti tossici e/o privi di qualsiasi azione terapeutica. Secondo le stime, ai farmaci contraffatti sarebbero imputabili un numero di decessi compreso tra qualche decina di migliaia e più di 200.000.

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