giovedì, Aprile 25, 2024
 

Aiutate i vostri clienti a dormire meglio!

Circa la metà della popolazione svizzera soffre di disturbi del sonno  occasionali e il 20% è un consuma tore più o meno abituale di sonniferi. Insieme con gli ansiolitici, i sonniferi fanno parte dei farmaci più venduti al mondo.

Due terzi di chi soffre di insonnia ha difficoltà di addormentamento, gli altri lamentano sonno agitato e risveglio precoce. Si distingue l’insonnia occasionale o transitoria dall’insonnia cronica. La prima può avere molte cause: un periodo di stress, delle preoccupazioni, un dispiacere d’amore, un esame, un viaggio, la tosse, ecc. Un’insonnia di durata  superiore alle 2-3 settimane è da con siderarsi cronica. Spesso è legata a problematiche più gravi, di natura psichica o psichiatrica. 

Per lottare contro l’insonnia, qualunque sia  la causa che la provoca, bisogna adottare una buona igiene di vita, di cui sono parte  integrante l’attività fisica, il rilassamento e il rispetto dei ritmi biologici. Anche l’alimentazione ha un ruolo importante da  svolgere. 

Il ruolo della serotonina 

Il sonno è influenzato dalla serotonina, una sostanza prodotta dal cervello a partire dal triptofano. Il tasso di serotonina nel cervello dipende dalla quantità di triptofano  ingerita con l’alimentazione. Come tutti gli aminoacidi essenziali, il triptofano è presente negli alimenti proteici  di origine animale, tra cui il latte, che ne è particolarmente ricco. Un pasto ricco di proteine diminuisce però il trasporto del triptofano nel sangue, perché si instaura una competizione con gli altri aminoacidi.  Una cena ricca di carboidrati ne facilita invece il trasporto nel sangue e l’utilizzo da parte del cervello. 

Le regole auree di un buon sonno …  nel piatto 

È facile giungere alle seguenti conclusioni:

• Le diete senza carboidrati (pane, pasta,  patate, ecc.) possono avere effetti nefasti  sul sonno.

• Per chi segue l’alimentazione dissociata,  è preferibile riservare le proteine al pasto di mezzogiorno e i carboidrati alla sera  piuttosto che il contrario. 

• La cena ideale è povera di grassi (che disturbano il sonno appesantendo lo stomaco), con alcune proteine (che forniscono il triptofano) e una quantità sufficiente di carboidrati (che ne favoriscono l’assimilazione).

• Le persone che soffrono di disturbi del  sonno devono assolutamente rinunciare  agli stimolanti quali caffeina e nicotina a  fine giornata. Per eliminare la caffeina  contenuta in una tazza di caffè o in una  lattina di una bevanda a base di cola ci  vogliono 6-8 ore (se non di più)! È inol tre vivamente consigliato rinunciare al  fumo almeno nell’ora precedente il mo mento di coricarsi.

• Tra gli “amici” del sonno figurano la  vitamina B6 e il magnesio, che contribu iscono alla sintesi della serotonina a par tire dal triptofano. Inoltre, il magnesio è  dotato di proprietà miorilassanti e favo risce pertanto il rilassamento muscolare.

• Molto ricco di triptofano, il latte merita  ampiamente la sua fama di alimento che  induce il sonno, purché sia dolcificato,  preferibilmente con un po’ di miele.

• Ottima fonte di triptofano, carboidrati e  magnesio, anche il dattero figura tra gli alimenti dotati di proprietà soporifere.

Fitoterapia: una rosa senza spine 

Le specialità a base di piante (valeriana,  luppolo, lavanda, passiflora, ecc.) sono  di provata utilità nelle insonnie lievi o di  media entità. Ben tollerate, non danno as suefazione, non lasciano la testa pesante  al risveglio e non provocano alcun effetto  rebound.

Omeopatia: soluzioni mirate

Anche l’omeopatia propone numerose soluzioni in caso di disturbi del sonno. Ecco alcuni esempi. Se le difficoltà di addormentamento sono collegate a un’emozione lieta o all’abuso di caffè, il medicinale  da scegliere è Coffea. Ignatia è indicato se  la causa è una contrarietà o un dispiacere,  Gelsemium dopo una brutta notizia.

Rhus toxicodendron è il rimedio dell’insonnia provocata da un grande sforzo fisico, Kaliphosphoricum dallo stress intellettivo. Arsenicum album è adatto al soggetto insonne agitato e ansioso, che si sveglia sistematicamente tra l’una e le tre di notte, Thuya a chi si lamenta di sonno frammentato, disturbato da brutti sogni, con risveglio definitivo intorno alle quattro di mattina.
La posologia consigliata è di 5 granuli alla diluizione 9 CH, la sera, una mezz’ora prima di coricarsi.

I sonniferi di sintesi
L’assunzione di un sonnifero di sintesidovrebbe essere presa in considerazionesolo se queste misure risultano insufficien-ti. Dispensati senza prescrizione e relativa-mente ben tollerati, due antistaminici, la difenidramina e la dossilamina, sono adatti solo ai disturbi del sonno occasionali o di breve durata.

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